Skip to main content

8. Alla lavagna

L’uomo che sussurra all’orecchio del principe

L’educazione secondo Lodovico Antonio Muratori

Muratori ritiene che l’educazione dei giovani debba seguire i principi della “filosofia morale”, cioè di una filosofia simile a una “scienza di vita”. Nella sua opera La filosofia morale esposta e proposta ai giovani illustra il suo intento, così come nei molti appunti, mai pubblicati mentre era in vita, in cui spiega come intende educare il giovane principe estense a lui affidato, il futuro duca Francesco III.

Muratori istitutore

Grazie a questi appunti, sappiamo molto del Muratori “educatore” dal punto di vista pratico e non solo teorico.

Seguendo la tradizione, Muratori continua a proporre i grandi modelli del passato, in particolare quelli provenienti dal mondo classico: da loro si possono imparare regole di comportamento virtuoso.

Più innovativo è il suo interesse per nozioni pratiche e di carattere tecnico-scientifico. Ad esempio, secondo Muratori, il principe deve imparare nozioni di economia e circondarsi di ministri competenti. Sembra scontato, ma all’epoca non lo è: spesso la selezione della classe dirigente avviene sulla base del lignaggio e del censo più che su quella del merito.

Protagonisti

Cosa insegna Muratori al principe?

La colonna portante degli insegnamenti che Muratori impartisce al principe Francesco Maria d’Este, futuro duca, è la filosofia morale. Lo sappiamo grazie a uno straordinario documento mai pubblicato mentre Lodovico Antonio è in vita, ovvero i Rudimenti di filosofia morale per il principe ereditario, una serie di appunti in cui lo studioso traccia un percorso educativo per l’istruzione di colui che sarà destinato a reggere lo Stato. Attingendo dalla tradizione cristiana e scolastica, Muratori traccia un percorso che dalla riflessione sulle virtù cardinali (fortezza, temperanza, giustizia, prudenza) si muove verso altre virtù utili al principe (da quelle della conversazione, come affabilità, veracità, urbanità, ad altre virtù varie come liberalità, magnificenza, magnanimità, modestia, mansuetudine, verecondia, indignazione) per poi soffermarsi sugli ammonimenti contro le passioni eccessive, come l’amor proprio, che conduce inevitabilmente all’errore.
La seconda parte dei Rudimenti è invece dedicata alla teoria politica. Muratori spiega al giovane principe che lo scopo della sovranità è la felicità del popolo, che per lui è una forma di benessere spirituale e materiale vissuta nella piena obbedienza all’autorità, e gli illustra comportamenti e strategie di governo che dovrà adottare per raggiungere questo scopo. Muratori scende nel dettaglio, dando indicazioni su come scegliersi ministri e consiglieri, sull’amministrazione della giustizia, sulla moderazione nell’emanazione di obblighi e gride e nelle pene da infliggere, e sul modo di rendere prospera l’economia incentivando lo sviluppo di attività fondamentali.

Clicca sul player sottostante per ascoltare l’audioguida di questo pannello