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10.In comunione

Contro superstizioni, latinorum e feste comandate, più Vangelo, liturgia e carità

La Chiesa Cattolica ai tempi di Lodovico Antonio Muratori

All’epoca di Muratori, la Chiesa è nel pieno di un periodo di cambiamenti e tentativi di riforma che dura da due secoli. All’inizio del ‘500 le chiese nate dalla riforma di Martin Lutero in Germania e quelle ispirate a Giovanni Calvino si erano separate da Roma: rivendicavano valori come l’accesso dei fedeli alla Bibbia e l’abolizione della mediazione della Chiesa e del papa.

Protagonisti

Benedetto XIV

Prospero Lambertini (Bologna, 1675 - Roma 1758), papa Benedetto XIV dal 1740 alla morte, è considerato uno dei pontefici più importanti della sua epoca. Attua molte riforme nel solco di un cattolicesimo più moderno e razionale prendendo a modello le idee di Muratori, suo amico e corrispondente. Nella prima fase del pontificato si dimostra tollerante e aperto al mondo laico. Cambia atteggiamento nell’ultima fase, dove si irrigidisce verso le idee sempre più aggressive e anticlericali dell’Illuminismo.

Tuttavia, nel ‘500 e nel ‘600 nascono anche molti moti di riforma interna alla Chiesa Cattolica per riportarla più vicina al Vangelo e più comprensibile alla vita quotidiana dei fedeli.

Quando Muratori entra a farne parte, la Chiesa è anche a capo di uno Stato e cerca ancora di influire negli equilibri europei, ma ormai il suo potere politico si limita quasi solo all’Italia ed è sempre più debole. In Italia, la potenza emergente è l’Impero asburgico, verso cui molti degli Stati italiani, tra cui anche il ducato estense, iniziano a guardare.

La Chiesa continua naturalmente a godere di una forte influenza sociale perché la religione rimane una componente importantissima della società e della politica. Oltre agli ordini religiosi, la Chiesa Cattolica può contare su una ramificata presenza attraverso la rete delle diocesi e delle parrocchie.

Le idee riformatrici di Lodovico Antonio Muratori

Muratori si inserisce certamente nei movimenti che propongono una riforma della Chiesa. Il criterio centrale, che applica anche alla sua attività di parroco, è quello di riavvicinarsi al Vangelo e alle fasce più povere e umili della popolazione.

La Chiesa deve moderare le devozioni, che spesso distraggono i fedeli dalla centralità di Cristo per “dirottarla” su culti dai contorni superstiziosi. Inoltre deve riavvicinarsi al Vangelo, rendendo più fruibile la Scrittura e persino la liturgia. In anticipo di più di due secoli sul Concilio Vaticano II, Muratori propone una traduzione della messa in italiano.

Le idee riformatrici di Muratori toccano anche gli apparati ecclesiastici, l’esteriorità dei culti e il numero troppo alto di festività religiose, causa di dispersione di troppe giornate lavorative, e sono in parte in sintonia con le idee di papa Benedetto XIV, suo amico personale. A lui dedica Dei difetti della giurisprudenza, libro dove auspica una semplificazione delle leggi complicate che penalizzano sempre i ceti umili.

Focus

Muratori e le missioni in Sud America

Lodovico Antonio Muratori non si sposta quasi mai da Modena e non esce mai dall’Italia in tutta la sua vita, eppure scrive un intero libro sulle missioni dei padri gesuiti nel lontanissimo Paraguay. Come ci riesce?
Nel 1742, Muratori decide di dedicarsi a un tema che lo ha sempre affascinato: le missioni gesuite di evangelizzazione degli “Indiani”. Utilizza alcune lettere di un gesuita modenese, padre Gaetano Cattaneo, morto nella Riduzione di Santa Rosa in Paraguay dopo sette anni dedicati all’insegnamento e alla conversione delle popolazioni locali. Nel 1743 Muratori pubblica Il Cristianesimo felice nelle missioni dei padri della Compagnia di Gesù nel Paraguai.
Nelle missioni sudamericane dei gesuiti, Muratori vede un modello di Chiesa ideale, dove il fedele è al centro e dove si costruisce una comunità cristiana vicina a quella apostolica

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